TERAMO – Invece di riprendere semplicemente l’alunno quando sbagliava gli dava con forza pizzicotti su braccia e gambe. Abuso di mezzi di correzione, il reato per cui una maestra di una scuola elementare della provincia di Teramo è stata condannata con rito ‘abbreviato’ a quattro mesi (pena sospesa). Dovrà inoltre risarcire i danni in favore della parte civile (rappresentata dall’avvocato Paola Petrella). I fatti contestati all’insegnante risalgono al 2013; all’ epoca l’alunno aveva nove anni. I pizzicotti, dati più volte, lasciarono segni di cui i genitori le chiesero conto. La vicenda sfociò in una denuncia e, successivamente, in un fascicolo finito aperto dal pm Irene Scordamaglia. L’insegnante, di 56 anni, è stata condannata dal giudice Massimo Biscardi.
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